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L’acqua ci attrae, ci affascina e ci rende felici. Quando andiamo al mare e quando ci troviamo vicino all’acqua di solito stiamo bene. Pensiamo, ad esempio, al desiderio di raggiungere una spiaggia o un lago di montagna appena arrivano la primavera e l’estate.
Perché l’acqua ha un influsso così forte e benefico su di noi? Se pensiamo all’acqua subito rievochiamo nella nostra mente sensazioni di benessere. Ammirare il mare, un lago o una cascata è un potente antistress. Basta osservare da vicino l’acqua in un ambiente naturale per sentirci più tranquilli, ma a volte anche una semplice fotografia o immagine dedicata all’acqua può avere un potere distensivo.
Da poco è stato pubblicato in Italia un libro che spiega il legame nascosto tra l’acqua e la nostra mente. Si intitola ‘Blue Mind. Mente e Acqua’ e l’autore è Wallace J. Nichols, ricercatore associato presso l’Accademia delle Scienza della California e fondatore e co-direttore di Ocean Revolution, SEE the WILD, e LiVE BLUE.
La ricerca medica e scientifica sta studiando l’acqua ed i suoi effetti sul nostro corpo e sul nostro cervello, con particolare riferimento ai processi fisiologici e cerebrali che si verificano quando entriamo in connessione con l’acqua.
Secondo l’autore di ‘Blue Mind’, se ci basiamo sulle ricerche condotte fino ad ora, scopriamo che la vicinanza con l’acqua è fondamentale per ridurre l’ansia, aumentare la creatività, migliorare la generosità e l’empatia, rafforzare il nostro legame con la natura, avere una salute e un benessere generale migliori ed anche accrescere il nostro successo personale.
Nichols fa riferimento alla mente blu – collegata all’acqua – come parte del genere umano che però è per lo più schiavo della mente rossa, cioè dello stress, e si dimentica quanto possa essere importante riscoprire il contatto con l’acqua e con la natura.
L’autore ci invita a ritrovare quello ‘stato blu della mente’ che appartiene a tutti noi riportando esperienze personali di scienziati, atleti e artisti che considerano l’elemento acqua molto importante per la loro vita. Nichols parla dell’acqua soprattutto dal punto di vista scientifico e neuroscientifico ma accenna anche alla spiritualità, senza però scadere nelle banalità della New Age.
L’acqua, ad esempio, ci fa pensare al blu, che è il considerato il colore più rilassante per la nostra mente. Tra gli studi citati dall’autore troviamo alcune conferme interessanti: osservare immagini paesaggistiche con alberi, prati e laghi, migliora la concentrazione e aumenta il rendimento degli studenti. Inoltre, sappiamo già che vivere a contatto con la natura rende più felici, ma questo risultato aumenta del 5,2% quando ci troviamo vicini a un corso d’acqua, secondo uno studio condotto con l’applicazione Mappiness.
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