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Secondo Wallace J. Nichols, scienziato e biologo marino americano, esiste un legame stretto – misterioso e indissolubile allo stesso tempo – tra la nostra felicità e l’acqua. In pratica, stiamo meglio quando siamo vicini al mare. L’intuizione di Nichols, corroborata da dati scientifici snocciolati nel suo libro Blue Mind (Macro Edizioni), contrappone questo stato di benessere psicofisico e di quasi meditazione a quello della hot mind: la mente frustrata da abuso della tecnologia, oltreché da ansie e paure, anche perché costretta a stare lontana dal suo ambiente naturale, quell’acqua che copre gran parte del globo e che forma per l’85% il cervello umano.
Sono queste le considerazioni che hanno ispirato la nuova campagna globale MSC “Il mare oltre”, presentata a Milano con la visione in anteprima dello spot emozionale – girato all’interno della nuova nave MSC Bellissima e musicato da Ennio Morricone – che sarà lanciato il prossimo 12 gennaio in Italia e poi diffuso in 30 Paesi attraverso i canali tradizionali e i social. Campagna e spot – illustrati dal Country Manager Italia di MSC Leonardo Massa e dal direttore Marketing Italia Andrea Guanci – puntano a promuovere di più e meglio il parallelismo virtuoso tra piano industriale dell’azienda partenopea e sostenibilità green (quella finanziaria è implicita) dello stesso.
Da anni MSC investe in tecnologie per ridurre al minimo l’impatto ambientale della propria flotta, tra cui il trattamento delle acque reflue, l’eliminazione della plastica monouso a bordo e l’alimentazione delle navi a gas naturale liquefatto. Sforzi che le sono valsi il recentissimo riconoscimento di compagnia “Carbon Neutral”, in grado cioè di azzerare o limitare l’impronta carbonica dei servizi offerti. Secondo Massa, tutto ciò che le navi MSC emettono nell’ambiente viene ripagato con “blue carbon credits”, una sorta di “risarcimento” che permette ad esempio la ripopolazione di alghe e la tutela delle tartarughe marine. O la riconversione di un’isola inquinata. È quello che è successo lo scorso dicembre quando è stato inaugurato Ocean Key, piccolo atollo delle Bahamas trasformato dopo tre anni e mezzo di bonifiche da sito industriale contaminato in oasi marina protetta. Insomma: in attesa degli aerei elettrici di linea, al momento i big del settore navale, quantomeno alcune realtà virtuose, si stanno dimostrando più green e sostenibili dei colleghi dell’aviazione.
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Hello everyone, By now, you’ve likely heard the news of J’s passing. We want to thank you... continue
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